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Orto Botanico di Palermo

1779, Palermo

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L’Orto Botanico dell’Università di Palermo è considerato tra i più grandi musei a cielo aperto d’Europa e grazie alla varietà di specie vegetali ospitate, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali, è un luogo ricchissimo di flore diverse

Il sito

L’origine dell’Orto Botanico di Palermo risale al 1779, anno in cui fu fondata la Reale Accademia degli Studij e istituita la cattedra di Botanica e Materia medica. Gli insegnamenti universitari si svolgevano sul Baluardo di Porta Carini, in un modesto appezzamento di terreno organizzato come piccolo orto didattico e adibito alla coltivazione delle piante medicinali. Queste furono utilizzate anche a servizio della salute pubblica.

Nel 1789 l’Orto Botanico cambiò la propria sede, stabilita presso le terre della Vigna del Gallo e ufficialmente inaugurata nel 1795 su un terreno di 12 mila metri quadrati di superficie.

L’assetto attuale dell’Orto risale ai tempi del primo direttore Giuseppe Tineo (1795-1812) che dotò la struttura universitaria di un Aquarium e di un Gymnasium, affiancato lateralmente dal Tepidarium e dal Calidarium. Il complesso botanico fu realizzato in stile neoclassico su progetto di Léon Dufourny e Venanzio Marvuglia. Negli anni successivi fu ulteriormente ampliato nella sua estensione e dotato di altre due strutture, il Giardino d’inverno (intorno alla metà del XIX secolo) e quello coloniale (1913).

Oggi l’Orto Botanico è un’istituzione museale dell’Università degli Studi di Palermo che cura e conserva le collezioni di piante, svolge attività didattico-scientifiche e organizza periodicamente eventi e rassegne divulgative aperte al pubblico.

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